Il camper nel 2020 non sente la crisi

Il camper nel 2020 non sente la crisi!

Il camper nel 2020 non sente la crisi: nel 2020 vendite in crescita del 7,4%. Prodotte oltre 20mila unità. Il settore è trainato dall’export: l’80% della produzione varca i confini. Germania primo mercato di sbocco.

Il 2020 si è concluso con un segno positivo per il settore della camperistica in Italia. Le nuove immatricolazioni di camper nel corso dell’anno sono state 6.545, ovvero il 7,44% in più rispetto al 2019.

Produzione in aumento nonostante il lockdown

Anche la produzione è cresciuta: nonostante il fermo fabbrica primaverile causato dalla pandemia, il comparto ha superato la soglia dei 20mila camper prodotti, segnando una crescita dell’1% su base annua.

Otto camper su 10 destinati all’export

Il camper nel 2020 non sente la crisi: dei 20mila camper prodotti nel 2020, oltre l’80% è destinato all’esportazione. Il primo mercato di sbocco resta, come negli anni passati, la Germania. Sul fronte della domanda, particolarmente rilevante l’andamento nelle immatricolazioni di camper furgonati: piccoli e maneggevoli, quasi una seconda auto.

Positive anche le prospettive per il 2021

«I nostri indicatori dicono che la domanda resterà alta – dichiara Simone Niccolai, presidente dell’associazione produttori caravan e camper – e non solo per motivi di sicurezza sanitaria legati alla pandemia. I concessionari stanno preordinando a livelli sostenuti. Siamo quindi molto fiduciosi nell’andamento delle vendite per il 2021».

Il settore produttivo della camperistica italiana – che si concentra nella cosiddetta “camper valley” toscana, tra le provincie di Siena e Firenze – dà lavoro a 7.000 addetti, fra diretti e indiretti. Il settore fattura direttamente più di 900 milioni di euro, oltre ad alimentare un fatturato importante per i fornitori della filiera, la maggior parte dei quali italiani.

(Fonte: www.ilsole24ore.com)